L’anima gemella (in affari) esiste

Da una intervista per Business People

Il partner giusto: una sfida possibile

Secondo la rivista Forbes, una partnership che funziona si fonda principalmente su tre requisiti: fiducia reciproca, stessa modalità di comunicazione e competenze differenti tali da completarsi a vicenda. «In un mondo come quello attuale, che molti designano con l’acronimo “VUCA” (Volatility, Uncertainty, Complexity, Ambiguity, ovvero all’insegna di volatilità, incertezza, complessità, ambiguità), il successo imprenditoriale passa attraverso un network di partner differenti: collaboratori, fornitori e, pensando all’importanza assunta dai social, anche clienti», commenta a Business People Paolo Iudicone, coach esecutivo e Co-founder di Coaching by Values Italia.

Alleanze solide basate sui valori

«Quei quattro elementi sopra elencati richiedono profili professionali specializzati e proattivi nel cogliere i rischi, ma anche le infinite potenzialità lavorative che questo millennio porta con sé. Un contesto in cui nessuno può più pensare di “tagliare il traguardo” da solo. Non a caso, tra le nuove competenze dei leader del futuro, Marshall Godman evidenzia la capacità di creare alleanze. Per questa ragione», prosegue Iudicone, «il socio ideale è prima di tutto una persona che sente il tuo stesso trasporto verso la missione dell’impresa. Per trasformare ciò in una visione che sia lungimirante e calata nella realtà, avere al proprio fianco qualcuno con un know-how complementare permette di coprire la maggior parte degli aspetti dell’attività imprenditoriale».

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