Il mondo del cuore in un mondo che non lo capisce

Ultimamente l’alto tasso di normatività, piaccia legittimamente molto o altrettanto legittimamente piaccia meno, che caratterizza l’attuale scenario pandemico, porta all’esasperazione della differenza tra chi tende a conformarsi e gli altri.

È un tema non nuovo e ne fanno le spese soprattutto coloro che hanno un mondo emotivo ricco e talvolta difficile da gestire.

Perché?

Gurdjieff, il famoso mistico – filosofo, aveva creato una suddivisione dell’uomo in base a tre tendenze che hanno a che fare con i tre punti energetici fondamentali.

Non sono un esperto, ma diciamo che, quando prevale l’energia della vita (focus nel corpo), si da importanza alla sopravvivenza e le sfide dell’ambiente sono vissute come minaccia alla sopravvivenza. Coloro in cui questa tendenza prevale, reagiscono con la forza di volontà per affermare la sicurezza propria e del proprio ambiente domestico. Ci sono poi coloro che, identificandosi con la razionalità (focus sulla mente), considerano numeri e cifre. Ogni sfida è un problema statistico/matematico e le risposte sono basate su calcoli di efficacia efficienza.

Questo tipo di persone sembra oggi prevalere e si considera “normale” (e, dal punto di vista gaussiano, lo è, nel senso che prevale per quantità). Paradossalmente si incontrano sui luoghi di lavoro e non si distinguono l’uno dall’altro perché le loro risposte comportamentali sono del tutto analoghe e, di fatto, dal loro punto di vista, ottimali. Bisogno di sicurezza e senso del controllo stanno bene insieme…

In sessione mi trovo frequentemente persone che fanno fatica ad affermarsi in un contesto del genere perché danno valore al cuore e alle emozioni proprie e dell’altro. Sono quelle donne e anche molti uomini, che si preoccupano di creare armonia e benessere. È questa però la richiesta che il pianeta ci fa. La risposta per un ambiente – anche lavorativo – davvero sostenibile, sta nell’ascolto e nel rispetto delle emozioni. Sarà su questo che presto misureremo anche efficacia ed efficienza. O, temo, non misureremo proprio nulla…